Ristrutturazione dell’indebitamento finanziario
Concordato preventivo o in continuità

Quali sono gli strumenti per affrontare la crisi?

Diverse sono le soluzioni che proponiamo ai nostri clienti per affrontare la crisi aziendale, queste sono sia di tipo stragiudiziale che sono anche quelle che prediligiamo sia di tipo giudiziale.
Tra gli strumenti stragiudiziali rientrano sicuramente la predisposizione e la negoziazione del Piano di risanamento, così come la ristrutturazione dell’indebitamento finanziario attraverso operazioni quali Accordi di ristrutturazione ai sensi dell’Articolo 182-bis, transazioni fiscali ai sensi dell’Articolo 182-ter e piani di risanamento asseverati ai sensi dell’Articolo 67, comma 1, nr. 3 della Legge Fallimentare.
Tra le soluzioni di tipo giudiziale in via preventiva proponiamo l'istituto della ristrutturazione dell’indebitamento finanziario mediante concordato preventivo o in continuità.

Cos'è il Piano di risanamento?

Il piano attestato di risanamento è uno degli strumenti negoziali stragiudiziale di regolazione della crisi di impresa che consente all'imprenditore in stato di crisi o di insolvenza di proporre un progetto, rivolto ai creditori, che appaia idoneo a consentire il risanamento dell'esposizione debitoria dell'impresa ed ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria. Lo Studio SDG&P si è quindi strutturato in modo da fornire processi di assistenza a 360° anche tramite l'utilizzo di alcune liste di controllo (check list) con istruzioni e procedimenti puntuali per presentare la proposta, il piano e la documentazione necessaria, oltre a fornire consulenza e supporto su:
PIANIFICAZIONE STRATEGICA (BUSINESS PLAN E PIANO INDUSTRIALE)
RIPOSIZIONAMENTO STRATEGICO
SUPPORTO AL PASSAGGIO GENERAZIONALE
STUDI DI FATTIBILITÀ NUOVE INIZIATIVE
POTENZIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE DELLE RETI DI VENDITA
INTERNAZIONALIZZAZIONE.

Cos'è il concordato preventivo?

L’istituto del cd. concordato in bianco di cui all’art. 161 è uno degli strumenti previsti dalla legge per consentire all’impresa di superare la crisi. Con l’istituto si consente all’imprenditore di depositare il ricorso contenente la domanda di concordato, unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi, riservandosi di presentare la proposta, il piano e la documentazione entro un termine fissato dal giudice. Tale termine deve essere compreso fra 60 e 120 giorni (prorogabile di ulteriori 60 giorni). Dalla data della pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese e fino al momento n cui il decreto di omologazione del concordato preventivo diventa definitivo, i creditori per titolo o causa anteriore non possono, sotto pena di nullità, iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari (si produce cioè il blocco delle azioni esecutive, il c.d. automatic stay).
Per dare un’evidenza numerica, con il concordato l’impresa può ottenere uno stralcio del debito anche del 50%, con piano di pagamento del residuo 50% in 5 anni.